Galileo Chini
( 1873-1954 )
Decoratore,ceramista, pittore.
Sullo scorcio del secolo scorso, in continuità
con questo illustre tradizione familiare, emerge la figura di Galileo Chini,
che rappresenta sicuramente la più alta ed originale espressione
dell'impegno creativo di questa famiglia.
Galileo, pressoché autodidatta ma dotato di notevole capacità, si
afferma ben presto nell'ambiente artistico di Firenze, dove egli era nato
nel 1873 da Elio.
Passa dal restauro alla ceramica, aprendo, nel 1896,
una piccola manifattura.
Il cammino artistico di
Galileo è scandito da progressivi avvicinamenti al gusto Liberty e a quello
della Secessione Viennese.
Il Divisionismo di
Galileo Chini discende invece dall'osservazione della
tecnica di Gaetano Previati, artista al quale il giovane toscano guardò
nel primo decennio del nuovo secolo anche per la tavolozza e la tematica delle sue prime opere impegnative, prima di dirigersi verso lo spiccato decorativismo di gusto klimtiano che caratterizzò la sua produzione
successiva.
Con i suoi vasi si presenta alle mostre internazionali di
Londra (1898), di Parigi (1900), di Torino (1902).
Collabora, durante il periodo fiorentino, con l'architetto Michelazzi
per le parti decorative delle facciate e gli interni delle case liberty.
Sono del 1909 i cartoni per la cupola della sede
centrale della Biennale di Venezia.
Nel 1911 si trasferisce in Persia chiamato
dallo Scià per le decorazioni del palazzo del trono su progetto
dell'architetto Rigotti.
Nello stesso anno si reca a Bangkok a decorare il Palazzo del Re del
Siam. Rimane là fino al 1913, un trionfo!
Al ritorno in Italia insegna all'Accademia di Belle Arti di Firenze.
Alcuni dei suoi lavori si possono trovare alla
Galleria d'Arte Moderna di Roma, agli Uffizi in Firenze, alla Galleria
d'Arte Moderna a Palazzo Pitti e al Museo della Ceramica di Faenza.
Opere:
Ceramiche e
Pitture