Dopo aver frequentato
gli studi classici fu avviato all'arte da Ludovico Seitz. Studiò
presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, ma, insoddisfatto di
questi studi, si orientò prima verso Michetti, poi verso
Mancini, con i quali visitò la Spagna, dove studiò a fondo
Velazquez e fece paesaggi e studi di costume. Dopo una parentesi
divisionista si ritirò a dipingere negli Abruzzi, a Scanno, e
poi in Sardegna, dove realizzò opere che lo segnalarono alla
Biennale di Venezia del 1905 come «raffinato impressionista,
specialmente per la chiara luminosità degli interni a tinte
bianche, grigie e azzurre e per la grazia delle elegantissime e
piccanti figuri' muliebri» (Bénédite). Dopo la Prima Guerra
Mondiale si occupò di scenografia cinematografica. Dal '25 al
'39 fu direttore della Scuola di Belle Arti del Cairo. La sua
«stagione felice» va dal 1900 al 1920 circa; gli fu fatale
specialmente l'isolamento in Egitto.
(In ritardo, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna;
Il rossetto, Venezia, Museo d'Arte Moderna-Ca' Pesaro).
Opere:
pitture