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Guido  Tirelli  (Reggio  Emilia  1883  –  Barcellona  1940)
Architetto,ingegnere  
Figura  di  primo  piano  nella vita culturale e artistica reggiana, dove a
lungo  si  è  distinto  come  l’architetto  più  richiesto dalla borghesia,
E' riconosciuto  come un colto esponente del neoeclettismo italiano di inizio
Novecento   che   ha   adottato   in   chiave  estrosa  per  una  personale
interpretazione della cultura architettonica nazionale caratterizzata dalla
marcata   predilezione   per  il  Quattrocento,  ed anche  segnata  da  un
contrastato  rapporto con lo stile liberty. L’ingegnere reggiano ha firmato
 alcuni  importanti  progetti  divenuti  oggetto di un coevo dibattito sulle
riviste  specialistiche  e  che  gli  valsero  una pubblicazione intitolata
Palazzine e Ville Signorili, edita da Cristoforo Crudo nel 1923. Tirelli ha
operato  principalmente  in  ambito  emiliano  (Reggio  Emilia e Provincia,
Salsomaggiore   Terme,  Piacenza,  Bologna),  ma  testimonianze  della  sua
attività  si  trovano  anche  al  di  fuori  dei confini regionali (Milano,
Sanremo,  Genova, Latina). Tra le sue opere principali si possono citare la
“Soggetta  delle  Grida  (1917) e la “Nuova sede della Federazione Italiana
dei Consorzi Agrari” (1919) entrambe locate a Piacenza; la ristrutturazione
dell’  “Albergo  Posta” (1910-1926), l’ammodernamento del Politeama Ariosto
(1927)  e  numerose ville e palazzine signorili a Reggio Emilia; il “Cinema
Centrale”  (1914)  e  l’incompiuto  “Piano  regolatore  e di ampliamento di
Salsomaggiore”  (1917-1925);  le chiese realizzate nei villaggi rurali nati
dalla bonifica dell’Agro Pontino (1931).