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Aleardo Terzi
(Palermo 1870 - Castelletto Ticino 1943)

Aleardo Terzi  Si forma nell'Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel 1892 si trasferisce a Roma dove è chiamato a collaborare a La Tribuna illustrata. Dal 1898 svolge un'intensa attività di disegnatore di cartoline, ideatore di copertine di spartiti, illustratore e cartellonista per le Officine grafiche Ricordi e si trasferisce a Bologna per l'Editore E. Chappuis , mentre continua a collaborare con i più prestigiosi giornali e periodici del momento (tra questi anche il Corriere dei piccoli fin dalla sua nascita).
Maestro del liberty italiano, illustra una quantità di libri, tra cui alcuni titoli della famosa collana
"La Scala d'oro" della UTET.. Dopo un primo periodo in cui prevalse nelle sue opere la figura allegorica, Terzi ci consegnerà due capolavori della storia del manifesto d'Italia: la scimmia che si lava i denti col Dentol del 1914 e il cucciolo con il pennello in bocca della Max Meyer & C del 1921. Tra il 1913 e il 1915 è uno degli animatori della Secessione romana, alle cui mostre partecipa con opere di pittura, curandone l'allestimento e disegnando le copertine dei cataloghi. Ritorna a Milano, dove assume la direzione dell'ufficio propaganda della Wander.
E' inoltre attivo come disegnatore di moda, di mobili, di ceramiche e come grafico pubblicitario. Dal 1925 e per cinque anni dirige l'Istituto del libro di Urbino e dal 1928 lo studio grafico della Secessione viennese, soprattutto in quei disegni che propongono figurazioni bidimensionali costruite mediante linee e campiture di bianco e nero. Negli anni Dieci la lezione viennese è svolta in forme più leziose che preludono al gusto Déco.