Modern Style in Italy - Architecture -  Naples

  Naples and Art Nouveau

   Dalle colline del Vomero e di Posillipo guardano il golfo ed il Vesuvio le ville Art Nouveau progettate agli inizi del XX secolo.

   A Napoli, come in tutt’Italia, l’Art Nouveau giunge alquanto tardi. E’ del 1903, infatti, l’autogarage di Mergellina, che coniuga per primo l’estetica nuova nell’architettura e nelle decorazioni; ma il Liberty a Napoli non raggiunge né la qualità né la quantità del paesaggio urbano di città come Milano, Torino e Palermo. Si tratta di due decenni, tra il 1900 e il 1920, che hanno i loro miglior esempi nei quartieri di nuova urbanizzazione, come quelli che si sviluppano verso le colline del Vomero e di Posillipo, oltre che in alcune aree interessate da attività di demolizione e di risanamento.

  Tra gli edifici di maggior interesse, l’Hotel Bertolini, dove è evidente il gusto revivalista nell’inserimento di un arco moresco, o l’Hotel de Londres, opera di G.B.Comincini, a piazza Municipio; un bell’esempio è il palazzo Mannajuolo di via Filangeri 36, con l’articolazione dei suoi corpi di fabbrica che disegnano lo spazio della terrazza trapezioidale, o il Teatro Sannazaro di via Chiaia, che profuma di belle époque. Il Grand Hotel Eden in via del Parco Margherita 1 (un’area particolarmente ricca di architettura Art Nouveau) è opera di Angelo Trevisan, e si caratterizza per l’alto corpo finestrato concluso da un arco a tutto tondo. In via del Parco Margherita, al numero 36, è presente la palazzina Paradisiello del piacentino Giulio Ulisse Arata, realizzata nel 1908 su commissione di Germano Ricciardi, con una elegante scalinata interna e bell’esempio di coerente fusione tra tradizione napoletana e i nuovi fermenti modernisti. Arata progettò per la società Ricciardi Borrelli e Mannajuolo altri edifici su via dei Mille, ed anche le Terme di Agnano. Altri esempi sono la palazzina Arienzo a Sant’Eframo Vecchio, opera di M.Capo, la palazzina Velardi alle rampe Brancaccio, opera di F. De Simone, le case Marotta progettate da da L. Paterna Baldizzi,  Casa Piscitello_Taeggi (1901) opera di Giambattista Comencini, e quello che è certamente l’edifico più tipicamente Liberty di Napoli, la Villa Peppone (1912) a capo Posillipo, opera di G.Botta, senza dimenticare il Palazzo Leonetti in via del Mille.